Caro lettore, tu sei come me.
Sappi dunque che qualunque cosa succeda, se si escludono le emorroidi, il panico è il peggior nemico.
Certo, non è facile in certi momenti resistere alla tentazione di abbandonarsi al terrore e fuggire gridando verso la linea dell’orizzonte aggrappandosi alla speranza di sfuggire al pericolo. Purtroppo però la nostra condizione di italiani ci priva di questo lusso. Non ne abbiamo il tempo e soprattutto non possiamo permettercelo dato che nel mondo nessuno ci verrà ad aiutare.
Siamo soli.
Abbiamo davanti, comunque la pensi, un periodo buio, disseminato di tristezze e follie e probabilmente morirai in una guerra nucleare scatenatasi per le ultime gocce di petrolio. Sei la carne da macello del futuro e nemmeno la parte più buona, finirai perciò tritato come il macinato per il ragù.
L’importante, però, è non farsi prendere dal panico!
Vivi in un mondo dove non si crea più nulla di bello. La nostra “bella” Italia possiede una fetta importante del patrimonio artistico e culturale dell’umanità, questo è vero, ma tutte queste meraviglie sono solo un retaggio del passato, un reperto archeologico, un malinconico lascito di persone migliori di noi.
Siamo orgogliosi del nostro passato, ma ci schifa il nostro presente che, guarda caso, è l’unico tempo in cui ci è dato di vivere. Così gli stranieri ricchi vengono nel nostro paese per ammirare queste vecchie pietre, starsene al caldo e bere vino, non per stare con noi, discutere con noi, portarci una fetta della loro civiltà. Gli stranieri poveri, d’altro canto, vengono in Italia per i pochi soldi che ci rimangono, non per noi. Appena possono tornano a casa più ricchi e con il cattivo ricordo dell’ignoranza che impera da queste parti.
Non c’è curiosità verso gli italiani, perché tanto tutti sanno come siamo. Sanno come sei!
Sei una macchietta consolidata e dato che tutti ti conoscono, se possono, ti evitano.
Eppure, che tu ci creda o no, l’importante è non farsi prendere dal panico!
Qui nessuno rispetta le leggi, ma tutti si incazzano quando le leggi non vengono rispettate. Capisci la schizofrenia che ti circonda?
Ti incazzi quando vedi un autista compiere un sorpasso azzardato e magari, un minuto dopo, tu stesso ti ritrovi a sorpassare dove non si può. Ti incazzi quando vedi le cartacce per terra e magari, un minuto dopo, getti la plastichina delle sigarette fuori dal finestrino. Ti incazzi quando l’idraulico non rilascia regolare fattura, ma non la chiedi mai, perché “sarò mica io l’uni fesso che paga di più”? Ti incazzi quando devi pagare le tasse, perciò cerchi di non pagarle e poi ti incazzi quando senti che l’evasione fiscale in Italia tocca cifre da capogiro. Tutti hanno dei diritti, nessuno ha dei doveri.
Lettore, tu sei un ipocrita, ma non farti prendere dal panico!
Senti parlare della mafia, magari ci vivi dentro. Se non sei direttamente affiliato ad una cosca, probabilmente pensi che la mafia sia una montagna di merda. Perciò che pena ti fanno tutti quei giudici morti! E quei poliziotti prematuramente scomparsi? Che dire poi di quegli imprenditori taglieggiati che si vedono bruciare il lavoro di una vita perché magari hanno deciso di non pagare il pizzo. Hai visto anche tutte le fiction e i film su Falcone e Borsellino, su Don Puglisi, su Peppino Impastato ed allora ti sei lasciato prendere dal panico, hai cambiato canale, hai guardato qualche programma antistress, antipensiero, hai visto qualche film d’evasione, hai smesso di pensare e quel che ti rimane è il ricordo delle tette di qualche modella che reclamizza un profumo la cui pubblicità è andata in onda tra il primo ed il secondo tempo.
Ed ecco allora perché non devi farti prendere dal panico, amico mio! Perché il panico lo curi solo non pensando alle cause. Perché se sai di non reagire razionalmente alla paura, l’unico modo che trovi per non caderci è quello di crogiolarti nelle poche cose che ti danno sicurezza fregandotene del resto, come se non ti toccasse salvo accorgerti, di tanto in tanto, di avere torto.
Amico mio, tu ed io siamo dei poco di buono. Tutto questo schifo non è colpa di Berlusconi né di Veltroni. Non è colpa dei rumeni o degli zingari. Non c’entrano un cazzo le moschee, le sinagoghe è le chiese. Smettila di pensare che tutto dipenda dall’Italia in se. o dallo stato, perché lo stato siamo noi e quindi è tutta colpa nostra. A noi piace essere come siamo. A noi piace farci schifo perché almeno abbiamo la certezza di non piacerci, perché almeno possiamo lasciarci andare al panico senza pensare di fare danni, perché tanto siamo italiani. Siamo nullità e quindi peggio di così non può andare.
Siamo quindi al punto di non ritorno, siamo arrivati allo scontro finale con il nostro peggior nemico: noi stessi. E l’unico modo per sconfiggere noi stessi è ragionare ed autosmantellarci razionalmente. Avere la forza d’animo di annullarci interiormente, annichilire la nostra indole e ripartire da zero. Distruggere tutto avendo in mente cosa ricostruire.
Se ti fai prendere dal panico, invece, ti metti a correre, ad urlare rischi di cadere in terra uccidendoti e basta.